Home » Blog
Uno dei tratti stradali litoranei più suggestivi è quello intitolato al poeta e scrittore Giovanni Descalzo, nato a Sestri Levante nel 1902. Si tratta di una passeggiata di realizzazione relativamente recente, che accompagnava il viandante nella maniera più piacevole, tra il verde delle piante e l’azzurro del mare. I Sestresi non si sono limitati alla sola intitolazione del lungomare, ma hanno voluto significativamente abbinare a quella denominazione la presenza di un busto bronzeo di Descalzo, opera dello scultore Guido Galletti.
Un chiaro ritratti del poeta è stato tracciato dall’artista Bruno Rombi – La Casana, 1/1981- che gli fu amico, in occasione del trentesimo anniversario della morte, avvenuto nel 1951.
Dalla lettura di quella narrazione scaturisce l’immagine di un personaggio affascinante che aveva il dono di trasfondere nei propri scritti le sensazione di una mente osservatrice e di uno spirito capace di trasmettere le sensazione provate nel corso di un’esistenza travagliata e spesso bersagliata dalla sfortuna. (…)
Il suo percorso poetico e letterario ha risentito, in gran parte, delle vicende che hanno segnato la sua esistenza, con opere dai toni assai diversi a seconda dei momento in cui vedevano la luce. Bisogna dire che di approdi sereni Giovanni Descalzo ne trovò più di uno. Si tratta di un dato che scaturisce dalla lettura delle sue numerose opere, alternativamente velate dai sottili strali di una atmosfera di morbida sofferenza interrotta qua e là da note di autentico ottismismo.
Gran parte delle note meno tristi riguardavano in particolare le descrizioni dei luoghi in cui egli era nato ed aveva vissuto nonché le terre e le genti raggiunte nel corso dei suoi viaggi. Esemplari, in tal senso, la descrizione della fabbrica Italiana Tubi e quella delle esperienze di un viaggio effettuato in terra australiana.
Tra i suggestivi e tavlvolta curiosi titoli dei suoi racconti troviamo quelli di Sottocoperta, Scogliere, La terra dei fossili vivente, sempre comunque legati ad esperienze marinare.
Assai interessante appare, inoltre, la produzione destinata all’infanzia, da Bacia il mozzo a I due oceani, Buba Scala, Il nemico dei negrieri, ecc.