Un’altra grande operazione urbanistica avente la funzione di estendere l’area delle componenti ufficiali facenti capo al nuovo centro cittadino, fu quella della costruzione del grande edifico scolastico affacciatto su viale Dante. Il monumentale caseggiato fu eretto, su disegni dell’Ingegnere Mario Maragliano di S. Margherita Ligure, dall’impresa edile Davide Garbarino di Genova che lo ultimò nel 1936. Il collaudo ufficiale fu eseguito a cura dell’Ingegner Umberto Pernigotti il 31 maggio di quell’anno. 

Per necessità contingenti il suo utilizzofu però anticipato relativamente ai tratti compiuti di volta in volta. Infatti, come si legge sulla annessa documentazione d’archivio, “L’avviamento delle lezioni del nuovo edificio, limitatamente alla quinta classe maschile, ebbe inizio in corrispondenza dell’anno scolastico 1932/1933”.

Poiché in quel tempo era ancora vivo il ricordo dei Caduti sestresi nel corso della guerra 1915/1918 – ed erano andate a vuoto tutte le proposte avanzate in Consiglio comunale per l’erezione di un apposito Monumento – nella parte esterna della costruzione, protetta da una recinzione, venne sistemata una sorta di ara dotata di fiamma eterna che ne perpetuò la memoria.

L’ultimo atto realtivo alla sistemazione dell’area in oggetto fu quello della trasformazione in piazza – intitolata alla Repubblica – dell’area antistante l’ingresso del plesso scolastico. Essa aveva ottenuto tale qualificazione a seguito del moltiplicarsi delle nuove strade – Fascie, Val di Canepa e Fico – che via via sono andate ad aggiungersi all’originale tracciato di viale Dante.