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Sestri Levante in pillole… Via Portobello

La strada che si snoda tra la riva del mare e i palazzi storici che vi si affacciano vuole essere un omaggio alla perfetta forma circolare dell’approdo essendo intitolata, come si legge nelle antiche mappe catastali, Porto Bello, due parole originariamente distinte e successivamente unificate.

Assai significativa, al numero due di via Portobello, caratterizzata dalla simbolica presenza dell’ancora a lato dell’ingresso, della Sezione di Sestri Levante della Lega Navale Italiana, l’associazione tra la gente di mare fondata a La Spezia nel 1897 ed eretta in Ente Morale nel 1907.

Un’altra importante presenza su quella parte di litorale è costituita dall’ex convento di P. Domenicani eretto nel 1647 con all’interno la Cappella della SS.Annunziata, dipendente dal complesso genovese di S.Maria di Castello fino al 1698 e da quell’anno reso totalmente autonomo.

Al fine del ‘700, nel quadro delle leggi napoleoniche relative alla soppressione degli Ordini monastici, venne forzatamente abbandonato dai Frati. Nel 1867 le sue stanze silenziose furono rianimate dalla presenza dei bambini bisognosi di cure in ambiente marinaro con la direzione della colonia affidata al Canonico Angelo Tagliaferro coadiuvato dalla sorella Maria. Da allora, dopo varie inquadrature amministrative, la Colonia Tagliaferro rimase attiva fino al 1982. Poi, dopo un lungo periodo di abbandono giunse una opportuna sistemazione architettonica e decorativa, con l’interno reso idoneo alla effettuazione di manifestazioni a sfondo culturale di ottimo livello, come concerti, incontri letterari, ecc.

Ed è in tale atmosfera che si svolgono le manifestazioni legate al Premio Letterario Internazionale dedicato ad Hans Christian Andersen, giunto quest’anno alla 27° edizione. L’intitolazione del Concorso allo scrittore e favolista danese non è casuale, poiché si tratta di un personaggio che nel corso della propria esistenza ha onorato con la sua presenza l’allora borgo marinaio di Sestri Levante. A lui è, tra l’altro, dovuta la dicitura di “Baia delle Favole” dell’inse-natura di Ponente che lo ha accolto e nella quale ha soggiornato nell’ottobre del 1833, una circostanza che gli ha valso l’intitolazione al suo nome di una delle strade che convergono sul lungomare. (…)

 

 

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